i TRAUMI MUSCOLARI DEL CAVALLO

Il corpo equino è costituito da circa il 45-55% di muscoli, tuttavia i traumi muscolari che causano deficit motorio e zoppia sono spesso sottodiagnosticati. I traumi muscolari consistono nel danno o nella rottura di un muscolo e si verificano più spesso nei grandi muscoli degli arti posteriori e della schiena e, in misura minore, nel collo e nella parte superiore degli arti anteriori.

SINTOMI DI AFFATICAMENTO MUSCOLARE NEI CAVALLI:

I segni clinici di affaticamento muscolare nei cavalli includono:

  • Dolore
  • Calore irradiato dal muscolo infortunato
  • Rigonfiamento
  • Rigidità
  • Zoppia

CAUSE DI AFFATICAMENTO MUSCOLARE NEI CAVALLI:

Ai nostri atleti equini viene richiesto di lavorare sodo ed eseguire una varietà di compiti e manovre. Gli stiramenti muscolari si verificano in genere a causa di un incidente (caduta o spostamento repentino nella direzione sbagliata) o di un infortunio dovuto a un lavoro eccessivo o a un utilizzo del cavallo non allenato, nè addestrato.

Anche l'esercizio fisico a basse temperature, che si traduce in una ridotta circolazione nei muscoli, può predisporre i muscoli alle lesioni. Le lesioni muscolari tendono a verificarsi più frequentemente quando i cavalli stanno imparando nuovi esercizi a cui il loro corpo non è abituato. La tensione muscolare acuta è diversa dall'infiammazione cronica. L'infiammazione cronica si verifica dopo lesioni ripetute nel tempo e può portare alla fibrosi dei muscoli feriti. La miopatia fibrotica è una sindrome ben caratterizzata che comporta un danno cronico ai muscoli semitendinoso e/o semimembranoso. Questi sono i grandi "muscoli posteriori della coscia" sul lato posteriore degli arti posteriori nei cavalli. La miopatia fibrotica è caratterizzata da un'andatura alterata in cui il passo è interrotto e la gamba scatta improvvisamente a terra nel mezzo del movimento in avanti dell'andatura.

Il Semitendinoso si origina da due punti: ventralmente dalle prime due vertebre caudali e dal margine caudale del legamento Sacrosciatico. Il secondo capo si origina dalla tuberosità ischiatica che ne è l'origine primaria. Ha punti di inserzione sulla cresta della tibia, sulla fascia profonda dell'arto posteriore laterale e sul calcagno, una delle ossa del garretto.  

La sua funzione è quella di estendere le articolazioni dell'anca e del garretto e di flettere il ginocchio. Funziona quindi come un antagonista del muscolo tensore Fascia Latea. Quindi, questo è il modo in cui la disfunzione in un muscolo fa sì che l'altro compensi.

In alcuni cavalli, il Semitendinoso appare ipertrofico con una linea cicatriziale ben definita e le cause di ciò sono:

A) Cattiva postura. I cavalli hanno un apparato di sostegno molto efficiente che consente loro persino di dormire in posizione eretta con il minimo sforzo muscolare. Tuttavia, la stabulazione prolungata in box dei cavalli fa sì che essi non usino il proprio corpo in modo efficiente, pertanto, altri gruppi muscolari, come i muscoli posteriori della coscia, si sforzano eccessivamente nel tentativo di bilanciare. Una postura scorretta può avere anche altre cause, come una anatomia disfunzionale, un trauma alla nascita e/o disquilibrio zoccolo/denti. La maggior parte delle tecniche di allenamento si concentra sui grandi muscoli ginnici che producono movimento. Tuttavia, questi muscoli sono generalmente scarsamente innervati e non hanno molta capacità di "memoria muscolare". I muscoli cibernetici d'altra parte sono solitamente muscoli corti che sono riccamente innervati e stabilizzati. Quindi, per allenare una postura corretta e un portamento autonomo che consenta al cavallo un'efficienza ottimale e il minimo sforzo, è fondamentale non solo allenare i muscoli ginnici, ma anche quelli cibernetici. Pensaci: anche se alleneresti il ​​tuo cavallo un'ora al giorno, il tuo cavallo starà comunque da solo 23 ore. Un cavaliere abile può mettere meccanicamente in equilibrio il cavallo per quell'ora, ma il cavallo collasserà di nuovo quando verrà lasciato solo per le successive 23 ore. 

B) Più spinta che capacità di carico. In linea con il primo punto, il semitendinoso di solito si ipertrofizza quanto più il cavallo aumenta la velocità ed è importante non confondere la velocità con l'avanzamento. Difatti, L'ipertrofia del semitendinoso è comune nelle discipline come le corse in velocità. 

Oltre all'ipertrofia, ci sono altre due cause cliniche comuni di disfunzione nel semitendinoso:

1 - Tessuto cicatriziale. L'effetto del tessuto cicatriziale è enormemente sottovalutato. La pelle è un organo altamente innervato e il tessuto cicatriziale può essere 1000 volte più sensibile del tessuto normale. Terapie manuali e trattamenti complementari come il laser ad alta potenza combinati con un buon piano riabilitativo possono essere di aiuto.

2 - Miopatia fibrotica. Il semitendinoso appare come una lunga cinghia e come tale è suscettibile a questa condizione causata dalla lesione dei muscoli posteriori della coscia all'inserzione tendinea. Porta a un'anomalia dell'andatura ed è spesso causata da svolte brusche e arresti scorrevoli.

3 - Traumi. I traumi contusivi alla tuberosità ischiatica, possono rimuovere il semitendinoso dalla sua origine.

 

 

COME I VETERINARI DIAGNOSTICANO LO STIRAMENTO MUSCOLARE NEI CAVALLI:

La diagnosi di uno strappo muscolare può essere difficile perché i segni possono essere impercettibili e, in alcuni casi, presenti solo mentre il cavallo è in movimento. Per localizzare la tensione muscolare, il veterinario inizierà valutando la simmetria muscolare e la palpazione completa di tutto il corpo. Il cavallo dovrebbe essere osservato al passo, al trotto e, se il cavallo è in grado, durante l'affondo o mentre cavalca col cavaliere in  sella. Se la fonte della lesione non può essere localizzata all'esame fisico e alla palpazione, possono essere utili strumenti diagnostici come la termografia, gli ultrasuoni e le analisi del sangue. La termografia rileva la temperatura superficiale. Se un'area del corpo emette più calore, potrebbe indicare un'area di infiammazione. Un'area più fresca del corpo potrebbe essere un'area di flusso sanguigno ridotto che indica atrofia muscolare cronica. Una volta rilevata un'area di affaticamento muscolare, l'ecografia può esaminare l'area localizzata in modo più dettagliato.

TRATTAMENTO DELLA TENSIONE MUSCOLARE NEI CAVALLI:

Il trattamento della tensione muscolare in genere comporta una ridotta attività del cavallo e l'uso, a breve termine, di antinfiammatori non steroidei (FANS), come Flunixin meglumina o Fenilbutazone. Se rilevata in fase acuta, la terapia del ghiaccio è utile per dare sollievo dal dolore e ridurre l'infiammazione. Anche massaggiare i muscoli è utile dopo le prime 48 ore e aiuta a rilassare i muscoli, favorisce il flusso sanguigno e aiuta a prevenire lo sviluppo di tessuto cicatriziale.

Anche un grave affaticamento muscolare o strappo può beneficiare di:

  • Fisioterapia
  • Ultrasuoni terapeutici
  • Laser freddo
  • Agopuntura
  • Terapia elettromagnetica

La terapia con onde d'urto può essere utilizzata per ridurre il dolore, aumentare il flusso sanguigno nell'area e accelerare la guarigione. I muscoli più soggetti a strappi muscolari, come i muscoli posteriori della coscia e la schiena, sono troppo grandi per essere fasciati. I linimenti come "Sore No More", "Magna Paste" e "Absorbine" possono essere utili per massaggiare queste grandi fasce muscolari. Se la lesione ha causato tumefazione secondaria che scende agli arti inferiori, quelle zone possono essere fasciate con gli stessi linimenti. 

RECUPERO E GESTIONE DELLA TENSIONE MUSCOLARE NEI CAVALLI:

Dopo essersi ripresi da uno stiramento muscolare, i cavalli dovrebbero essere reintrodotti gradualmente all'allenamento e all'esercizio. Una routine di riscaldamento completa che aumenta gradualmente di intensità verso l'attività specifica è vitale. Le tensioni croniche dei muscoli del collo e della schiena, in alcuni casi possono portare all'artrite della colonna vertebrale. La Rabdomiolisi da sforzo o "Tying-Up" è una sindrome che comporta gravi lesioni e rotture muscolari. I cavalli che sono inclini a questa sindrome sono gestiti con dieta, vitamine E e selenio, elettroliti e un regime di esercizio specifico.

 

PREVENZIONE DELLA TENSIONE MUSCOLARE NEI CAVALLI:

La cosa più importante che puoi fare per aiutare a prevenire l'affaticamento muscolare è assicurarti che il tuo cavallo sia adeguatamente riscaldato prima di richiedere uno sforzo maggiore durante gli esercizi in maneggio.