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LE  PATOLOGIE  PIU’  DIFFUSE

ANEMIA INFETTIVA: è una malattia che può essere fatale oppure provocare febbri ricorrenti per anni. Viene causata da un virus chee può essere trasmesso anche dagli insetti oltre naturalmente al contatto diretto. Per indagare la presenza di questo virus viene effetuato il coggin test che consiste in un prelievo di sangue da analizzare ed è obbligatorio per tutti i cavalli.

ADENITE EQUINA: causata da un batterio, lo Streptococcus Equi, colpisce soprattutto i linfonodi sottomandibolari. Si manifesta con febbre e scolo nasale. E’ una patologia che si manifesta soprattutto nei cavalli fino ai 5 anni di vita.

ATASSIA SPINALE: fenomeno compressivo a carico del midollo spinale cervicale quando la compressione è dovuta a malformazioni di sviluppo, ad instabilità vertebrale o a variazioni del lume del canale spinale. E’ caratterizzata da barcollamento, instabilità e atassia del treno posteriore.

LE COLICHE: il cavallo presenta un dolore molto forte a livello degli organi dell’addome. Gli organi  maggiormente colpiti sono lo stomaco, l’intestino e i reni. Esistono vari tipi di colica: renale, spasmodica, intestinale, gassosa. I sintomi possono variare a seconda dei casi, ma generalmente il cavallo sarà agitato, tenderà a rotolarsi e a calciarsi la pancia, non mangerà o berrà, rasperà per terra e sarà sudato. Quando notiamo la presenza di almeno un paio di questi sintomi bisogna chiedere immediatamente aiuto al nostro veterinario di fiducia e,nell’attesa del suo arrivo,tenere il cavallo al caldo con una coperta e farlo passeggiare tranquillamente impedendogli di rotolarsi a terra. Le cause di una colica sono le più disparate, da sbalzi di temperatura, a calcoli, a parassiti, a errori alimentari quali sovra assunzione di alimento, abbeverata con acqua ghiacciata o alimenti fermentescibili, cambiamento di dieta o insufficente somministrazione di acqua.

HERPES VIRUS: causa di infezioni respiratorie, aborti e paralisi. Più del 90% dei cavalli è portatore sano del virus, il quale può riattivarsi e provocare malattia a causa di stress, trasporti o in seguito ad altre malattie. E’ necessario quindi vaccinare le fattrici in caso di gravidanza.

RINOPOLMONITE EQUINA: come spiegato nella sezione dedicata all’allevamento, si tratta di una malattia provocata da herpes virus. Crea aborto ed è quindi necessario attuare un serio programma vaccinale durante la gravidanza della nostra cavalla. Può colpire anche i puledri con una forma prevalentemente respiratoria ma anche i cavalli adulti con una forma nervosa.

INFLUENZA: per i cavalli è una malattia respiratoria molto contagiosa , di solito con decorso acuto. Il virus penetra nell’organismo per via inalatoria ed ha un periodo di incubazione che varia da uno a tre giorni. Questa malattia si manifesta solitamente con un aumento della temperatura corporea, insieme allo scolo dal naso come conseguenza della rinite catarrale che può associarsi anche ad una laringotracheite e ad una bronchite. Il soggetto colpito si presenta depresso, manifesta difficoltà nella deambulazione per i dolori muscolari associati a questo stato morboso e, nella maggior parte dei casi, presenta tosse che può persistere da una a ben tre settimane dall’inizio della febbre.

TETANO: il batterio (Clostridium Tetani) causa di questa gravissima malattia letale infetiva ma non contagiosa, è un ospite normale nell’intestino di molti erbivori, specialmente cavalli e pecore, e persino dell’uomo. Il contagio avviene per contaminazione di una lesione cutanea, anche minima, con spore tetaniche. Le feci del cavallo sono uno dei mezzi di trasmissione più comune. I sintomi sono per lo più collegati a difficoltà di movimento e da uno stato d’eccitazione. Per questo la vaccinazione antitetanica è obbligatoria per praticare una qualsiasi attività connessa ai cavalli

PROFILASSI

1) obbligatorio il vaccino contro l’influenza ogni 6 mesi (+/- 18 GG) – da riportare nel passaporto;

2) consigliabile il vaccino contro la rinopolmonite ogni 6 mesi (nonchè le fattrici gravide al 5°, 7° e 9° mese di gravidanza);

3) consigliabile il vaccino contro il tetano 1 volta l’anno;

4) consigliabile trattare il cavallo con vermifugo contro vermi piatti, tondi ed ectoparassiti (almeno 3 volte l’anno);

5) obbligatorio effettuare il coggin’s test per escludere anemia infettiva, una volta l’anno per tutti i cavalli con più di 4 mesi d’età – risultato da riportare in passaporto;

VIZI REDIBITORI

Sono quei vizi che, se non segnalati all’acquirente al momento dell’acquisto del cavallo, possono consentirgli la restituzione dello stesso.

 BALLO DELL’ORSO: il cavallo di fronte alla porta del box oscilla in continuazione da un lato all’altro. A volte i piedi restano per terra durante il dondolio, ma nei casi più gravi li solleva ad ogni spostamento di peso sull’arto opposto. Questo è un vizio che col tempo porta ad un certo logoramento dei tendini e delle articolazioni oltre ad essere molto difficile da togliere.

TICCHIO D’APPOGGIO: il cavallo chiude con i denti il bordo della porta del box, o qualsiasi altra sporgenza,arcua il collo, aspira aria attraverso la bocca per poi spingerla dalla gola e dall’esofago nello stomaco, emettendo un suono caratteristico. Il ticchio, oltre a causare il consumo precoce dei denti anteriori (incisivi) e disturbi digestivi, può condurre a gravi coliche, a causa dell’ingestione continua d’aria.Bisognere bbe quindi cercare di impedire questo ticchio facendo muovere il cavallo il più possibile e non consentendo alcuna possibilità di “appoggio” nel box verniciando spigoli, supporti e superfici con prodotti idonei a tenerlo lontano. Inoltre sarà possibile, e talora indispensabile, usare un collare con rinforzo in acciaio intorno al collo da rimuovere solo quando il cavallo mangia. Comunque la soluzione definitiva al “ticchio d’appoggio” è l’intervento chirurgico da affidare ad un buon veterinario. E’ da notare, tra l’altro, che il ticchio d’appoggio è molto contagioso e perciò è oppurtuno isolare il cavallo ticchiatore dagli altri cavalli

BOLSAGGINE: è causata dallo sfiancamento degli alveoli polmonari e si palesa con il cosiddetto “contraccolpo”; la malattia è di solito accompagnata da tosse debole e secca, a decorso lungo, respiro alterato e difficoltoso, narici dilatate.

OFTALMITE PERIODICA: frequentemente chiamato”mal della luna” si presenta con un’opacità diffusa della cornea, l’occhio diventa traslucido e sembra una luna piena, e la malattia ricorre a fasi alterne. La patologia, che in termine medico è chiamata oftalmia periodica o uveite ricorrente, si presenta inizialmente monolaterale (localizzata in un solo occhio) come una congiuntivite sierosa, con edema della congiuntiva e della cornea, forte lacrimazione, fotofobia (riluttanza a tenere gli occhi aperti alla luce del sole). L’animale è abbattuto, con febbre, riduzione dell’appetito e fotofobia

 LE TARE

Sono difetti di conformazione più o meno gravi, congeniti, traumatici o malattie che possono incidere sull’impiego o sul rendimento del cavallo, e in ogni caso ne diminuiscono il valore. Esse si possono suddividere in : tare molli e tare dure.

TARE MOLLI: possono provocare o meno zoppie al cavallo ma normalmente vengono trattate con antinfiammatori, senza ricorrede ad interventi chirurgici.

LUPIA: bursite al gomito causata soprattutto da traumi che il cavallo si provoca sdraiandosi e appoggiandosi appoggia sul tallone. E’ curabile ed evitabile applicando al cavallo una “ciambella”
MOLLETTE: vesciche gonfie di liquido sinoviale provocate da stiramenti delle guaine tendinee. Possono essere articolari o tendinee a seconda della posizione. Non provocano zoppia, tuttavia, se tali tumefazioni sono accompagnate da flogosi (infiammazione), significa che la struttura sinoviale è alterata. Le localizzazioni più comuni sono: nodello, guaina dei tendini flessori delle falangi sopra le ossa sesamidee prossimali, guaine degli estensori anteriori e laterali delle falangi.
CAPPELLETTO: borsa sinoviale più o meno dura posta sulla punta del garretto, di origine traumatica.

SPAVENIO ACQUOSO: dilatazione cronica della capsula articolare del garretto che ne provoca l’aumento di volume nella sua faccia anteriore mediale. Tra le principali cause vi sono: difettosa conformazione (garretti troppo diritti), traumi (girate improvvise, frenate brusche o altri traumi), rachitismo. La parte è calda e dolente. Sussiste una zoppia solo in causa di trauma. Nello spavenio acquoso non complicato non esistono alterazioni osse. Può essere guarita se diagnosticata in tempo anche se con riserva di prognosi, mentre è difficilmente guaribile se dovuta a cattiva conformazione.

 VESCICONE ARTICOLARE DEL GARRETTO E VESCICONE ARTICOLARE DEL GARRETTO TRAFITTO: il primo è collocato lateralmente al garretto mentre il secondo ne coinvolge entrambi i lati. Come per le mollette, se non ci sono infiammazioni o alterazioni patologiche, non causano zoppia.

TARE DURE: sono dovute alla formazione di un tessuto duro, simile ad un callo, curabile in molti casi per mezzo di crioterapia.

CORBA: ispessimento della faccia posteriore del calcaneo (del legamento che va dal garretto alla punta del metatarso) dovuta ad un’infiammazione e ded ad un ingrossamento del legamento plantare. Viene normalmente provocata da garretti a falce e vaccini che causano uno sforzo addizionale del legamento. Traumi da violento esercizio fisico, calci alle pareti e violenti tentativi di estendere il garretto possono altresì provocare dale patologia. Guaribile anche se rimane un difetto permanente dopo la guarigione

 FORMELLA: (“Soprosso”) può essere sia articolare che non articolare. Nel primo caso causa attrito e di conseguenza zoppia, mentre nel secondo non dà disturbo ed è solo un difetto estetico.
Situata alla prima, seconda o terza falange, può formarsi in seguito a traumi che interessano il periostio (membrana che ricopre l’osso) e ne provoca un’alterazione che conduce alla formazione di una infiammazione con neoformazione ossea. I cavalli cagnoli sono predisposti allo sviluppo di formelle sulla faccia laterale delle articolazioni. I cavalli mancini lo sono sulla faccia mediale.
SCHINELLA: si forma normalmente tra il metacarpo/metatarso principale e accessorio. La principale causa è una possibile lesione dei legamenti che congiungono le due ossa. E’ grave se causa zoppia, interferendo sul normale lavoro dei tendini. Colpisce spessissimo i cavalli giovani ed è indirettamente correlabile al duro allenamento, ad una conformazione imperfetta o ad un’ inadeguata nutrizione. Causa zoppia nei cavalli giovani in quanto esiste un’infiammazione, tuttavia può essere curata senza compromettere il cavallo.

SPAVENIO OSSEO: tumefazione ossea all’interno del garretto (parte inferiore del tarso e superiore al metatarso). E’ diffuso in cavalli con garretto a falce o vaccino. Provocato soprattutto da traumi (improvvise fermate) o da squilibri alimentari. Causa zoppia e non è guaribile se lo spavenio è dovuto ad una difettosa conformazione in quanto la causa non è eliminabile. Se causato da traumi si interviene chirurgicamente.

PATOLOGIE DELLO ZOCCOLO

OSTEOCONDRITE: alterazioni che colpiscono l’osso e la relativa cartilagine soprastante a livello articolare.

MALATTIA NAVICOLARE: infiammazione dell’ultima articolazione falangea

PUTREFAZIONE DEL FETTONE: la sostanza cornea del fettone si rammollisce, si sfibra e dal tessuto podovilloso offeso esce un umore tremendamente maleodorante.

CHIODO DI STRADA O INCHIODATURA: ferite prodotte da chiodi o altri corpi estranei alla faccia plantare del piede.

SOBBATTITURA: è la contusione della suola, dei talloni e di ogni altra parte del piede.

SETOLE: fenditure che si formano sulla parete dello zoccolo secondo la direzione delle fibre.

TARLO O ONOCOMICOSI DELL’UNGHIA: è una forma sostenuta dall’Achorion Keratophagus.Si insinua nei tramiti dei chiodi o in piccole fratture o screpolature della parete dello zoccolo, demolendola sotto la superficie. L’unghia presenta segatura e fragilità.

NAVICOLITE: insieme di manifestazioni associate all’infiammazione o alla degenerazione dell’ osso navicolare e dei tessuti circostanti.

LAMINITE: patologia più frequente negli arti anteriori, che causa ischemia per rilascio abnorme di istamina la quale provoca una forte vasocostrizione periferica e l’infiammazione delle lamine dermiche del piede del cavallo.

ANOMALIE DEGLI APPIOMBI DEL CAVALLO

Gli appiombi sono le linee direttrici degli arti relativamente al filo a piombo. Gli appiombi corretti sono di importanza fondamentale per la salute del cavallo e perchè le sue gambe lavorino in modo corretto. I difetti di appiombo si stabiliscono tramite delle linee immaginarie (dette appunto linee di appiombo), queste vengono tracciate con l’animale tenuto in stazione quadrupedale forzata e successivamente con l’animale a riposo. I difetti di appiombo possono essere più o meno gravi ma tutti predispongono a malattie degli arti ed interferiscono nella dinamica del cavallo. Mediamente il peso di un cavallo si aggira sui 450 kg. che vengono scaricati a terra tramite arti lunghi e relativamente sottili. Ecco quindi che ogni variazione delle linee di appiombo viene a procurare un sovraccarico di alcune parti rispetto ad altre con conseguente affaticamento e deterioramento.

©  Article by Carlo BOCCUCCI